L'orecchio elettronico

In applicazione ai principi base noti come “effetto Tomatis”, Alfred Tomatis giunse a sviluppare un complesso strumento chiamato “Orecchio Elettronico” capace di modificare il modo in cui un soggetto ascoltava e di conseguenza la fonazione. L'obbiettivo era quello di elaborare un condizionamento audio-vocale, portando l'orecchio ad una modalità di accomodazione del suono prestabilita.

Tale funzione di accomodazione è governata dall'orecchio medio, nello specifico dai muscoli che si inseriscono su due dei tre ossicini ivi situati, il martello e la staffa. E' proprio qui che l'Orecchio Elettronico inizialmente agisce inducendo alternativamente uno stato di tensione e rilassamento muscolare. Ciò è ottenuto con una valvola elettronica chiamata “bascula” contenuta nell'apparecchio. L'azione ottenuta su questi muscoli si riflette da un lato in un adattamento della convessità del timpano e dall'altro sull'orecchio interno, attraverso la pressione esercitata sulla finestra ovale.

Questa accomodazione è piuttosto rapida. Essa determina la posizione relativa dei tre ossicini dell'orecchio medio, permettendo di aprire una data banda uditiva e selezionare i suoni in entrata a seconda dei bisogni.

L'Orecchio Elettronico, comunque, non agisce solo tonificando questi muscoli; esso permette anche di lavorare su parametri come il “Ritardo”, cioè il tempo di latenza richiesto dal nostro apparato uditivo per adattarsi agli stimoli esterni. Questo ritardo dipende dai soggetti e dalle situazioni in cui ci si trova, in particolare dalle condizioni psicologiche.

Una terza funzione dell'Orecchio Elettronico è permettere di regolare la “Precessione”, cioè il tempo di latenza tra la conduzione ossea e quella aerea (vedi “l'orecchio umano”). La precessione permette un fenomeno di “previsione” a livello dell' orecchio interno, permettendo al soggetto di prepararsi all'arrivo del suono.

Infine una quarta funzione dell'Orecchio Elettronico permette di impostare la “Lateralità uditiva” favorendo la dominanza dell'orecchio destro, ritenuto preferibile come orecchio guida nel circuito audio-vocale. La lateralizzazione destra assicura un miglior controllo della voce parlata e cantata, così come una maggior qualità timbrica.

L'Orecchio Elettronico è quindi uno strumento indispensabile per l'applicazione del metodo Tomatis. Esso permette di sviluppare la funzione d'ascolto a seconda delle necessità, introducendo inevitabilmente una dimensione psicologica: ascoltare è infatti un processo attivo che implica il desiderio di comunicare, di aprirsi al mondo.

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